Martedì 8 settembre a Cagliari un seminario formativo
È scattata da qualche giorno in Sardegna la rivoluzione nel sistema degli appalti pubblici con l’obbligo del ricorso alle centrali uniche di committenza, per effetto della legge regionale approvata lo scorso luglio. Il nuovo sistema, che a livello nazionale prenderà il via dal 1 novembre 2015, prevede per tutti i Comuni sardi non capoluogo l’obbligo di gestire i propri acquisti in modo aggregato, cioè avvalendosi di Consip, delle centrali di committenza regionali o locali (inclusi i competenti uffici delle province), delle unioni di comuni, oppure costituendo un apposito accordo consortile tra le amministrazioni.
Il provvedimento, che va nella direzione di spingere i processi di centralizzazione degli acquisti e di razionalizzazione della spesa pubblica, è destinato a modificare in modo radicale l’azione delle stazioni appaltanti sarde, che dovranno prendere confidenza con le modalità operative, le dinamiche e i compiti delle centrali di committenza e con nuove forme di organizzazione e gestione delle gare.
Per capire come cambieranno le regole e orientare gli operatori sul tema della centralizzazione degli acquisti, lo Sportello Appalti Imprese di Sardegna Ricerche ha organizzato il seminario “Centralizzazione degli acquisti: cosa cambia per i Comuni non capoluogo”, che si svolgerà martedì 8 settembre, dalle 9.30 alle 13.00, nella sala Anfiteatro, in via Roma 253 a Cagliari.
L’incontro sarà tenuto da Francesco Mascia, avvocato esperto di contrattualistica pubblica, che fornirà un quadro aggiornato sulla normativa e darà indicazioni concrete su come i Comuni possono e devono muoversi nelle prossime settimane.
La partecipazione è gratuita ma è richiesta l’iscrizione al sito (www.sportelloappaltimprese.it), dove è anche possibile scaricare il programma completo.
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