Incentivi del piano “Industria 4.0”: oltre i 500mila euro necessaria la perizia giurata del tecnico

Risultati immagini per Industria 4.0 incentiviBig Data, Banda Ultralarga, Cloud Computing, Stampa 3D, realtà aumentata. La competitività del paese e quella delle industrie sarde è subordinata alla capacità di fare i conti con le nuove tecnologie. Per questo motivo, il Governo ha previsto già dalla legge di Bilancio 2017, nell’ambito del Piano Industria 4.0, una serie di incentivi sugli investimenti in innovazione: si tratta di agevolazioni per l’ammortamento dei beni materiali (iper-ammortamento al 250%) e immateriali (140%).

Per ottenere tali benefici, l’impresa dovrà disporre, per gli investimenti effettuati nell’anno in corso di valore superiore a 500mila euro, di una perizia giurata elaborata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti all’Albo professionale.

Per questo motivo, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha organizzato una serie di seminari informativi orientati a chiarire i principali aspetti legati all’iperammortamento. La tappa di Cagliari, dal titolo “Piano Industria 4.0: linee operative per gli ingegneri professionisti” si è tenuta venerdì 9 Giugno mattina nell’aula magna della Facoltà di Ingegneria.

Nel corso della mattinata sono stati approfonditi l’ambito di applicazione dell’ammortamento agevolato, sono stati analizzati i casi concreti e le problematiche più frequenti e sono state definite nel dettaglio le modalità di elaborazione della perizia richiesta dalla normativa.

«L’Italia si prepara per il futuro, e, naturalmente, il ruolo della professione è centrale in questa rivoluzione che vedrà crescere esponenzialmente la richiesta di ingegneri che possano guidare con competenze trasversali e interconnesse lo sviluppo industriale – sostiene Gaetano Nastasi, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari –. Approfondire le novità normative per supportare nel processo di innovazione il settore industriale vuol dire, inoltre, creare opportunità di sviluppo anche per le giovani imprese sarde leader nel comparto digitale. E questo – conclude Nastasi – è un obiettivo che abbiamo deciso di perseguire attivamente attraverso la nostra Scuola di Formazione».

«L’intelligenza dei territori, l’internet delle cose e le strategie di analisi dell’immensa mole di dati che l’industria 4.0 metterà a disposizione, sono elementi chiave di un progetto di trasformazione e sviluppo del territorio che coinvolgerà tutte le professioni, le amministrazioni e i cittadini – conferma Sandro Catta, presidente della Scuola di Formazione OIC –. La nostra Scuola di Formazione ha intenzione di raccogliere la sfida e proporre spunti di riflessione importanti non soltanto per i nostri tecnici, ma per tutti gli operatori del settore».

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