La commissione europea utilizza un modello di previsione delle crisi finanziarie elaborato dall’Università di Cagliari: “Symbol”, il sistema progettato dai professori Riccardo De Lisa e Stefano Zedda

Il Joint Research Center (JRC) della Commissione Europea ha utilizzato il modello SYMBOL, elaborato da Riccardo De Lisa e Stefano Zedda, docenti del Dipartimento di scienze economiche e aziendali dell’Università degli Studi di Cagliari, per stimare la probabilità e l’entità delle perdite economiche del settore bancario monitorando il rischio di crisi finanziarie.

Il modello SYstemic  Model of  Banking  Originated  Losses  (SYMBOL) ha consentito ai ricercatori della Commissione di effettuare una valutazione accurata degli effetti della Direttiva europea sulla tutela dei depositi bancari, l’European Deposit Insurance Scheme (EDIS), approvata il 24 novembre 2015. Quello progettato dai due docenti dell’Università di Cagliari si è rivelato dunque uno strumento importante nel delicato settore del risparmio, regolato da direttive europee il cui effetto concreto sull’economia dei Paesi e sulla capacità di spesa dei cittadini è costantemente tenuto sotto controllo dagli analisti europei.

Si tratta di un modello in grado di stimare la probabilità, le dimensioni delle perdite economiche e dell’impatto degli eventuali default che possono verificarsi nel settore bancario, e prevedere anche i rischi di contagio tra istituti di credito. SYMBOL può anche valutare la distribuzione delle perdite in tutto il sistema bancario.

“Siamo particolarmente contenti di quest’ultimo risultato – afferma il professor De Lisa – perché si tratta della decima Direttiva europea sui servizi bancari e finanziari che viene studiata grazie al modello che abbiamo progettato a Cagliari: ciò significa che le più importanti revisioni della normativa europea sono state supportate dai risultati di SYMBOL. Stiamo ora valutando ulteriori specificazioni del modello per ampliare ulteriormente i suoi ambiti applicativi”.

Il Joint Research Center è una direzione generale della Commissione europea che si avvale di sette istituti di ricerca dislocati in cinque paesi membri dell’Unione europea (Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna). Fornisce un sostegno scientifico e tecnico alla progettazione, allo sviluppo, all’attuazione e al controllo delle politiche dell’Unione europea, che lo finanzia direttamente per garantire l’indipendenza delle attività di ricerca da interessi privati o dalle singole politiche nazionali, come condizione essenziale per perseguire la sua missione internazionale.

Il JRC svolge un ruolo di coordinamento e ricerca in numerose reti comunitarie di enti nazionali di ricerca, università, industrie avanzate degli Stati membri dell’Unione europea, ed effettua un vasto insieme di ricerche indipendenti che si avvalgono delle competenze dei migliori scienziati europei che lavorano direttamente nel centro o vi svolgono periodi di ricerca.

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